Codice Di Comportamento European Cannabis Social Clubs

Con la presente Encod presenta qui un codice di condotta per i Cannabis Social Club Europei . Questo codice è stato elaborato da membri di Encod in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Regno Unito. Alcuni di loro sono attualmente coinvolti nei Cannabis Social Club che operano legalmente nel loro paese, altri sono coinvolti nella preparazione di CSC che saranno istituiti una volta che la legislazione sulla coltivazione di cannabis per uso personale lo permetta. Per saperne di più, per favore contattateci

CODICE DI CONDOTTA DEI CANNABIS SOCIAL CLUB EUROPEI (ECC) , Code of Conduct for European Cannabis Social Clubs, The Legal Framework

CODICE DI CONDOTTA DEI CANNABIS SOCIAL CLUB EUROPEI (ECC)

9 Dicembre

A causa della mancanza di una base giuridica riguardo alla coltivazione di cannabis per uso personale, noi, consumatori di cannabis di tutta l’Europa, abbiamo iniziato un nostro modello di regolamentazione e controllo.

Questo modello, chiamato Cannabis Social Club, ha lo scopo di evitare che i consumatori di cannabis siano coinvolti in attività illegali e assicura che siano soddisfatti certi requisiti riguardanti la sicurezza e la salute pubblica. I Cannabis Social Club (CSC) sono delle associazioni registrate e senza fini di lucro, formate da persone adulte che consumano cannabis. I club possono essere istituiti legalmente in tutti i paesi dove la coltivazione per uso personale di quantitativi di cannabis è stata decriminalizzata. Nei paesi dove questo non è ancora il caso, i CSC possono operare come un esperimento per prepararsi al momento in cui cambieranno le leggi sulla coltivazione di cannabis per uso personale. Secondo l’articolo 12 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, “ognuno ha il diritto alla libertà di riunione pacifica e di associazione a tutti i livelli”.

I Cannabis Social Club organizzano la coltivazione collettiva di un quantitativo di cannabis che è esclusivamente inteso per il consumo privato dei propri membri. La capacità di produzione di un CSC si basa sul livello di consumo annuale previsto dei propri membri, aumentato di un quantitativo ragionevole come scorta di sicurezza, per contrastare il rischio di un raccolto andato male, furti, e per fornire una scorta di emergenza per coloro i quali consumano cannabis per ragioni mediche. Le regole interne di un CSC includono un protocollo sulla gestione di questo eventuale surplus.

Prima di poter diventare membro di un Cannabis Social Club, il candidato deve dichiarare di essere un utilizzatore di cannabis, o portare un certificato medico riportante la diagnosi, in modo da verificare che alla persona sia diagnosticata una malattia per la quale l’uso della cannabis è indicato, in accordo con le liste pubblicate regolarmente dalla Associazione Internazionale Cannabis come Medicina (IACM).

I Cannabis Social Club hanno un protocollo di adesione per i nuovi membri che include una spiegazione dei loro diritti e doveri, una indicazione del quantitativo stimato di consumo personale, e una conversazione privata sulla storia del consumo. Questo permette ai club di riconoscere un eventuale consumo problematico (psicopatologie), e di far fronte a questa situazione. I Cannabis Social Club adottano una politica attiva di prevenzione di danni e rischi, e la promozione di metodi più sicuri di consumo della cannabis per i propri membri.

I Cannabis Social Club tengono un registro scritto onnicomprensivo, del consumo di cannabis da parte dei propri membri derivante dalla coltivazione collettiva; un registro che dovrà contenere almeno il numero identificativo del socio, i quantitativi prelevati e la data dei prelievi. In questo registro i dati personali sono sempre protetti. Ci sarà un tetto al quantitativo che i membri possono ottenere, in modo da evitare la possibilità di facilitarne l’uso a terzi.

I Cannabis Social Club tengono un registro scritto completo della produzione , nel quale l’associazione certificherà le date del ciclo di coltivazione, i metodi utilizzati per la coltivazione e i quantitativi raccolti ed atti al consumo. Ispezioni sono condotte saltuariamente da rappresentanti della associazione, per verificare la localizzazione, le misure di sicurezza ed il volume stimato della produzione.

I metodi di coltivazione, il trattamento post-raccolto, etc, devono soddisfano gli standard della agricoltura biologica, con un uso sostenibile delle risorse naturali.

Una volta che il raccolto è stato controllato ed il volume della produzione finale quantificata, l’associazione emetterà una autorizzazione scritta a uno dei suoi rappresentanti, per procedere al trasporto del raccolto dal punto di coltivazione fino al luogo dove è attuata la distribuzione controllata.

I Cannabis Social Club sono caratterizzati da trasparenza, democrazia e no profit. Funzionano come una associazione, con una completa apertura verso i propri membri per quel che riguarda gli aspetti finanziari, di modo che i loro membri possano vedere come i costi sono calcolati e come il denaro viene speso.

I CSC organizzano una assemblea generale almeno una volta all’anno, dove le relazioni annuali sono discusse e approvate. Tali relazioni includono il completo equilibrio di entrate/spese nel passato anno fiscale , in accordo con le regole stabilite a questo scopo.

I Cannabis Social Club possono decidere di assumere personale, che può ricevere una retribuzione ragionevole. In tal modo essi contribuiscono alla creazione di posti di lavoro, alla riattivazione economica, ed a risparmi sul budget per il rispetto della legge.

A differenza dei distributori di cannabis che operano sul mercato illegale, I Cannabis Social Club sono disposti ad entrare in dialogo con le autorità per fare luce sui loro metodi di lavoro, nel contesto della elaborazione di una regolamentazione legale della cannabis. Le autorità locali dovrebbero avere interesse in una regolamentazione di questo tipo, che gli permette loro di controllare i CSC in modo da assicurarsi sulla trasparenza e sicurezza della loro modalità di operare. Così essi creano una alternativa al mercato nero, prevengono l’accesso dei minorenni alla cannabis, aiutano a ridurre la spesa pubblica e generano nuove entrate fiscali. I CSC sono interessati a tale regolamentazione, in quanto garantirà lo status legale alla loro associazione e le sue attività.